diamante – onoranze funebri Palermo – servizi funebri palermo – cremazioni Paternostro https://www.paternostrosnc.com onoranze funebri palermo servizi funebri servizi funerari palermo funerali cremazioni riti funebri palermo fratelli paternostro Fri, 13 Sep 2019 06:53:57 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=5.8.7 https://www.paternostrosnc.com/wp-content/uploads/2016/10/50_64x64-60x60.png diamante – onoranze funebri Palermo – servizi funebri palermo – cremazioni Paternostro https://www.paternostrosnc.com 32 32 Cremazione, dove si usa di più e di meno nel mondo. https://www.paternostrosnc.com/cremazione-si-usa-piu-meno-nel-mondo-2/ Fri, 13 Sep 2019 06:44:45 +0000 https://www.paternostrosnc.com/?p=1367 Da poco la Chiesa cattolica, sempre stata molto critica, ha cambiato in parte opinione. Ora non è più vietata, ma permessa e tollerata, a condizione che le ceneri siano conservate in un luogo sacro e non in casa o in oggetti vari. Stiamo parlando della cremazione, dell’usanza antichissima di non seppellire, ma di bruciare i […]

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Da poco la Chiesa cattolica, sempre stata molto critica, ha cambiato in parte opinione. Ora non è più vietata, ma permessa e tollerata, a condizione che le ceneri siano conservate in un luogo sacro e non in casa o in oggetti vari. Stiamo parlando della cremazione, dell’usanza antichissima di non seppellire, ma di bruciare i cadaveri. È un metodo in crescita nel nostro Paese, ma ancora molto meno utilizzato che in altre aree. Ci sono enormi differenze infatti tra Paese e Paese nel mondo. Una mappa della Cremation Society della Gran Bretagna ce lo mostra.

Molto dipende dalle tradizioni culturali e religiose del luogo, anche se pure tra Paesi dalla cultura simile si osservano abitudini differenti.

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Morti, sono troppi: 53 milioni l’anno. Non c’è più Terra. E anche a cremarli… https://www.paternostrosnc.com/morti-troppi-53-milioni-lanno-non-ce-piu-terra-anche-cremarli/ Sat, 31 Aug 2019 05:59:27 +0000 https://www.paternostrosnc.com/?p=1351 Siamo tanti, troppi per questo Pianeta e anche nei cimiteri oramai non c’è più posto. Muoiono, ogni anno, oltre 53 milioni di essere umani. Se tutti si facessero seppellire, e per fortuna non è così, servirebbero 11 milioni di ettari per ospitarli tutti, senza contare legno, rame e cemento che vengono usati per la sepoltura […]

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Siamo tanti, troppi per questo Pianeta e anche nei cimiteri oramai non c’è più posto. Muoiono, ogni anno, oltre 53 milioni di essere umani. Se tutti si facessero seppellire, e per fortuna non è così, servirebbero 11 milioni di ettari per ospitarli tutti, senza contare legno, rame e cemento che vengono usati per la sepoltura “classica”. Ci si può far cremare, è vero, non si occupa posto ma s’inquina. E allora? Allora le soluzioni proposte sono diverse, il tema della Morte è però tema delicato e diverso a seconda delle culture. L’unica certezza è che una soluzione andrà trovata, perché di spazio non ce n’è più.
In Inghilterra, per esempio, la stima è che la terra disponibile per ospitare sepolture finirà entrò 5 anni. Praticamente domani.
L’ex presidente del Faculty of Public Health, John Ashton, ha proposto di sfruttare le area adiacenti ad autostrade e piste ciclabili. Zone dove non si può costruire per ragioni di sicurezze e punti dove il caro estinto diventerebbe letteralmente concime, favorendo la crescita di piante e fiori ornamentali ma soprattutto diventando sostenibile. Oltreoceano, negli Stati Uniti, sono andati oltre, anche se lì la terra, per ora, non manca.
Dal 2020 a Washington sarà possibile utilizzare i resti umani per concimare il giardino. Più o meno letteralmente. I cadaveri verranno inseriti in cilindri di acciaio, dove saranno aggiunti paglia, legno e soprattutto batteri che trasformeranno il tutto in terriccio nel giro di un paio di mesi. Terriccio da stendere direttamente nelle proprie fioriere. La Recompose, la società che fornirà questo servizio, ha anche creato un luogo dove è possibile seguire l’evoluzione del proprio defunto da cadavere a terra. Macabro a dirsi e ancor di più a vedersi, ma nulla più, in fondo, del vecchio “pulvis es, et in pulverem reverteris”.
Un problema, quello del ‘sovraffollamento cadaverico’ che può apparire come marginale. Ma non è così visti i ritmi di crescita della popolazione umana.
Oltre 53 milioni le persone che muoiono ogni anno: 53.3 secondo le stime dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. Per seppellirli servirebbero 10.788.830 ettari di terra, stimando per ognuno uno spazio di un metro per due. Ma non è tutto. Per le sepolture tradizionali, o almeno tradizionali per la nostra cultura, quelle cioè con bara di legno e quant’altro, solo negli Usa ogni anno si abbattono 1.6 milioni di ettari di foresta per ottenere i 13 milioni di chili di legno per la realizzazione delle bare. Alberi che, in vita, mangerebbero la bellezza di 65 milioni di tonnellate di anidride carbonica l’anno. Oltre a 2.700 tonnellate di rame e bronzo, 104 tonnellate di acciaio e addirittura 1.636.000 di tonnellate di cemento. Questo solo negli Usa.
Numeri alla mano è evidente che è un approccio non sostenibile. La prima alternativa, che ha alleggerito questo tipo di problema nel nostro Paese dove ogni anno ci sono 300 mila morti e dove ci sono liste di attesa in più di un cimitero, è la cremazione. Quasi un italiano su tre sceglie questa

possibilità. La cremazione però, se da un lato libera la terra e risolve quindi il problema dello spazio, non risolve quello della sostenibilità. I forni infatti inquinano e hanno un alto impatto ambientale.

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Come si svolge la cremazione. https://www.paternostrosnc.com/si-svolge-la-cremazione/ Thu, 08 Aug 2019 06:28:10 +0000 https://www.paternostrosnc.com/?p=1340 La pratica della cremazione prevede l’incenerimento della salma in appositi impianti presenti in Italia, e nella conseguente raccolta delle ceneri in un’apposita urna. Le ceneri possono essere destinate alla tumulazione oppure alla dispersione, secondo la normativa vigente in materia, ma possono anche essere conservate privatamente dai parenti della persona scomparsa. In quest’ultimo caso, l’urna deve […]

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La pratica della cremazione prevede l’incenerimento della salma in appositi impianti presenti in Italia, e nella conseguente raccolta delle ceneri in un’apposita urna.
Le ceneri possono essere destinate alla tumulazione oppure alla dispersione, secondo la normativa vigente in materia, ma possono anche essere conservate privatamente dai parenti della persona scomparsa. In quest’ultimo caso, l’urna deve essere realizzata in un materiale resistente non degradabile e sigillata con saldatura, anche a freddo o tramite collanti.

Per lo svolgimento della cremazione è previsto il pagamento di una tariffa stabilita dal Ministero dell’Interno e aggiornata anno per anno, in base al Decreto Ministeriale del 1° luglio del 2002, elaborato di concerto con il Ministero della Salute.

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SERVIZIO CREMAZIONI https://www.paternostrosnc.com/servizio-cremazioni/ Fri, 28 Jun 2019 16:47:51 +0000 https://www.paternostrosnc.com/?p=1304 L’Impresa Funebre Fratelli Paternostro S.n.c. è un punto di riferimento per tutti coloro che sono alla ricerca di un servizio cremazioni attento e professionale di Palermo, supportato da una qualificata attività di consulenza e di assistenza.     Come si svolge la cremazione: La pratica della cremazione prevede l’incenerimento della salma in appositi impianti presenti […]

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L’Impresa Funebre Fratelli Paternostro S.n.c. è un punto di riferimento per tutti coloro che sono alla ricerca di un servizio cremazioni attento e professionale di Palermo, supportato da una qualificata attività di consulenza e di assistenza.

 

 

Come si svolge la cremazione:

La pratica della cremazione prevede l’incenerimento della salma in appositi impianti presenti in Italia, e nella conseguente raccolta delle ceneri in un’apposita urna.
Le ceneri possono essere destinate alla tumulazione oppure alla dispersione, secondo la normativa vigente in materia, ma possono anche essere conservate privatamente dai parenti della persona scomparsa. In quest’ultimo caso, l’urna deve essere realizzata in un materiale resistente non degradabile e sigillata con saldatura, anche a freddo o tramite collanti.

Per lo svolgimento della cremazione è previsto il pagamento di una tariffa stabilita dal Ministero dell’Interno e aggiornata anno per anno, in base al Decreto Ministeriale del 1° luglio del 2002, elaborato di concerto con il Ministero della Salute.

Chi può richiedere la cremazione:
Esistono diverse modalità per richiedere la cremazione che riassumiamo qui di seguito:

Volontà testamentaria espressa dal defunto
Volontà manifestata da parte dei parenti del defunto : in primo luogo dal coniuge o, in sua mancanza, dal parente più prossimo, individuato sulla base degli articoli 74 e seguenti del Codice Civile. In caso di concorrenza di più parenti dello stesso grado, è necessario che gli stessi siano tutti d’accordo.
Iscrizione a una società di cremazione, con presentazione di una dichiarazione sottoscritta dall’associato e convalidata dal presidente della stessa associazione. In questo caso la società di cremazione farà valere la volontà del defunto anche in presenza di familiari dissenzienti.
Come richiedere la cremazione
La cremazione deve essere autorizzata dall’Ufficiale di Stato Civile del Comune in cui è avvenuto il decesso, previa presentazione di un atto scritto che testimoni la volontà di cremazione. La documentazione deve includere un certificato redatto dal medico curante o dal medico necroscopico, con firma autenticata dal coordinatore sanitario. Deve risultare escluso il sospetto di morte dovuta a reato.

Tempi di rilascio e validità:
In presenza delle condizioni previste dalla legge, il rilascio dell’autorizzazione è immediato e la sua validità è illimitata.

 

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CREMAZIONE IN ITALIA https://www.paternostrosnc.com/cremazione-in-italia-2/ Mon, 03 Jun 2019 06:05:43 +0000 https://www.paternostrosnc.com/?p=1285 CREMAZIONE A PALERMO Come si svolge la cremazione: La pratica della cremazione prevede l’incenerimento della salma in appositi impianti presenti in Italia, e nella conseguente raccolta delle ceneri in un’apposita urna. Le ceneri possono essere destinate alla tumulazione oppure alla dispersione, secondo la normativa vigente in materia, ma possono anche essere conservate privatamente dai parenti […]

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CREMAZIONE A PALERMO

Come si svolge la cremazione:

La pratica della cremazione prevede l’incenerimento della salma in appositi impianti presenti in Italia, e nella conseguente raccolta delle ceneri in un’apposita urna.

Le ceneri possono essere destinate alla tumulazione oppure alla dispersione, secondo la normativa vigente in materia, ma possono anche essere conservate privatamente dai parenti della persona scomparsa. In quest’ultimo caso, l’urna deve essere realizzata in un materiale resistente non degradabile e sigillata con saldatura, anche a freddo o tramite collanti.
Per lo svolgimento della cremazione è previsto il pagamento di una tariffa stabilita dal Ministero dell’Interno e aggiornata anno per anno, in base al Decreto Ministeriale del 1° luglio del 2002, elaborato di concerto con il Ministero della Salute.

Chi può richiedere la cremazione:

Esistono diverse modalità per richiedere la cremazione che riassumiamo qui di seguito:
Volontà testamentaria espressa dal defunto
Volontà manifestata da parte dei parenti del defunto : in primo luogo dal coniuge o, in sua mancanza, dal parente più prossimo, individuato sulla base degli articoli 74 e seguenti del Codice Civile. In caso di concorrenza di più parenti dello stesso grado, è necessario che gli stessi siano tutti d’accordo.
Iscrizione a una società di cremazione, con presentazione di una dichiarazione sottoscritta dall’associato e convalidata dal presidente della stessa associazione. In questo caso la società di cremazione farà valere la volontà del defunto anche in presenza di familiari dissenzienti.

Come richiedere la cremazione:

La cremazione deve essere autorizzata dall’Ufficiale di Stato Civile del Comune in cui è avvenuto il decesso, previa presentazione di un atto scritto che testimoni la volontà di cremazione. La documentazione deve includere un certificato redatto dal medico curante o dal medico necroscopico, con firma autenticata dal coordinatore sanitario. Deve risultare escluso il sospetto di morte dovuta a reato.

Tempi di rilascio e validità:

In presenza delle condizioni previste dalla legge, il rilascio dell’autorizzazione è immediato e la sua validità è illimitata.

Servizio Cremazioni

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L’affido familiare delle ceneri: come funziona. https://www.paternostrosnc.com/laffido-familiare-delle-ceneri-funziona/ Wed, 29 May 2019 06:02:15 +0000 https://www.paternostrosnc.com/?p=1263 È sempre più diffusa la pratica funeraria della cremazione della salma del defunto, in alternativa alla tradizionale inumazione del cadavere. La cremazione fa sì che il corpo della persona scomparsa venga ridotto in cenere per poi essere custodito nel rispetto della legislazione vigente. Le ceneri del defunto, però, non possono essere conservate a proprio piacimento. […]

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È sempre più diffusa la pratica funeraria della cremazione della salma del defunto, in alternativa alla tradizionale inumazione del cadavere. La cremazione fa sì che il corpo della persona scomparsa venga ridotto in cenere per poi essere custodito nel rispetto della legislazione vigente. Le ceneri del defunto, però, non possono essere conservate a proprio piacimento. Su questo punto la legge non lascia adito a dubbi: raccolte le ceneri in un’urna, questa va sigillata e la sua conservazione deve avvenire tramite tumulazione, inumazione o affidamento ai familiari. Dunque, è possibile conservare le ceneri del defunto in casa. Vediamo come funziona l’affido familiare delle ceneri.

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La cremazione Diamond. https://www.paternostrosnc.com/la-cremazione-diamond-2/ Tue, 28 May 2019 06:40:59 +0000 https://www.paternostrosnc.com/?p=1261 L’ultima novità nel settore funebre è la cosiddetta cremazione diamond, che da un paio di anni sembra essere sbarcata anche in Italia. Di cosa si tratta esattamente? Come fa pensare la stessa espressione, si tratta di una particolare tipologia di cremazione, che con una tecnica specifica trasforma letteralmente le ceneri del defunto in diamanti. Una […]

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L’ultima novità nel settore funebre è la cosiddetta cremazione diamond, che da un paio di anni sembra essere sbarcata anche in Italia.

Di cosa si tratta esattamente? Come fa pensare la stessa espressione, si tratta di una particolare tipologia di cremazione, che con una tecnica specifica trasforma letteralmente le ceneri del defunto in diamanti.

Una novità splendente e preziosa, insomma, che sta rivoluzionando il settore della cremazione a Roma e nel resto del Paese.

Una frontiera nel settore funebre che sta anche facendo parlare molto di sé, soprattutto perché rappresenta, per credenti e non, una sorta di “trasformazione” del corpo di chi muore in qualcosa di molto concreto e tangibile, nonché materiale, come può essere un diamante.

D’altra parte, quale modo migliore per essere sempre sicuri di rimanere accanto a chi rimane anche dopo la nostra morte? Come si dice, un diamante è per sempre.

La cremazione diamond a Roma
Lo sa bene una nota agenzia funebre italiana che ha portato nel nostro Paese questa tecnica specifica di cremazione.

Proprio questa impresa di pompe funebri, sempre molto ironica e divergente, per parlare di cremazione a Roma, ha riempito letteralmente la città di manifesti pubblicitari dissacratori sulla cremazione diamond, giocando con un diamante messo al dito di una donna elegante e visibilmente in lutto con uno slogan che ha fatto molto scalpore.

Una battaglia politica contro la cremazione diamond
Una campagna che tuttavia ha suscitato anche qualche polemica, soprattutto in campo politico. In particolare il senatore Giovanardi è andato su tutte le furie parlando di blasfemia. Un’indignazione che si è tradotta nella presentazione di un emendamento in Senato per chiedere chiarimenti proprio su questa tecnica di cremazione.

Una vera e propria battaglia politica tutta italiana, insomma, contro un tipo di cremazione che esiste già da diverso tempo nel resto del mondo e d’Europa e che, come accade spesso anche per altre novità, una volta introdotta in Italia ha destato scalpore tra cattolici e non.

La tecnica della cremazione diamond
Ma tecnicamente in cosa consisterebbe questo tipo di cremazione? È molto semplice in effetti: si procede con la normale cremazione del corpo della persona defunta e poi queste ceneri vengono trasformate in un diamante tramite l’estrazione del carbonio.

Il carbonio, di conseguenza, viene lavorato ulteriormente con un procedimento chimico e diventa grafite. Da qui nasce il diamante. E proprio questa pietra preziosa viene poi restituita a chi rimane – di solito si presume un partner – e può essere anche indossato o comunque portato con sé.

Chiaramente, quando si parla di cremazione diamond i costi salgono e non poco. Si parla di cifre che si aggirano tra i tremila euro e perfino gli oltre 15 mila. A seconda del diamante e del procedimento.

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Turismo e cimiteri: l’irresistibile attrazione dei luoghi dell’anima. https://www.paternostrosnc.com/turismo-cimiteri-lirresistibile-attrazione-dei-luoghi-dellanima/ Sat, 25 Aug 2018 15:15:28 +0000 https://www.paternostrosnc.com/?p=1193 “Varcare una soglia, entrare in un luogo considerato ancora tabù, regala sostanza alla vita” scrive Valeria Paniccia nel suo libro “Passeggiate nei prati dell’eternità”. Il suo lavoro è una sorta di guida da leggere come un racconto che invita il lettore a un “turismo insolito e suggestivo: passeggiare in quei luoghi che i più tendono […]

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Varcare una soglia, entrare in un luogo considerato ancora tabù, regala sostanza alla vita” scrive Valeria Paniccia nel suo libro “Passeggiate nei prati dell’eternità”. Il suo lavoro è una sorta di guida da leggere come un racconto che invita il lettore a un “turismo insolito e suggestivo: passeggiare in quei luoghi che i più tendono a rimuovere, i cimiteri, città senza tempo”. L’idea di valorizzare i cimiteri monumentali è venuta recentemente anche al Ministero dei Beni Culturali che nel 2016 firmò un protocollo d’intesa insieme a Sefit. Per rendere più fruibile e smart l’approccio a queste opportunità di turismo alternativo, è prevista anche la realizzazione di un atlante digitale per mappare i siti di maggiore interesse. Attualmente ne esiste una prima stesura scaricabile solo in versione Pdf che comprende: il Cimitero Monumentale del Verano a Roma, il complesso monumentale della Certosa di Ferrara, la Certosa di Bologna, lo Staglieno di Genova, il Cimitero Monumentale di Milano e il Cimitero Monumentale di Torino. La maggior parte di questi cimiteri sono protagonisti nel libro di Valeria Paniccia che descrive tra gli altri anche il celebre Père-Lachaise di Parigi dove “tra piante giganti e antiche” riposano le salme di Oscar Wilde, Marcel Proust, Jim Morrison e Chopin, ma anche quelle di Abelardo ed Eloisa, coppia simbolo di una passione travolgente. Sicuramente ad attirare nel camposanto parigino oltre 3 milioni e mezzo di persone ogni anno è anche l’interesse artistico per le sculture di alcune di queste lapidi. E non è un caso, quindi, che nel 2001 l’Association of Significant Cemeteries in Europe (Asce) abbia promosso il riconoscimento dei cimiteri come patrimonio dell’umanità. I cimiteri dell’Atlante italiano peraltro fanno parte anche della European Cemeteries Route, un percorso che attraversa 67 cimiteri monumentali. A livello mondiale sono 417 i siti d’interesse turistico; l’83,5% è in Europa, ma è proprio l’Italia a detenere il primato con i suoi oltre 190 cimiteri (il 55% dei siti europei) presenti in tutte le regioni, ma in particolare in Toscana, Sicilia ed Emilia Romagna. Da questi dati nasce la volontà del Mibact “di incentivare il turismo lento, diffuso e sostenibile, che decongestioni le grandi città e i grandi attrattori in favore di destinazioni meno conosciute, ma altrettanto ricche di fascino” in linea con il Piano Strategico per il Turismo.

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Triplicati i funerali per animali: “Un modo per tenere vivo l’amore”. https://www.paternostrosnc.com/triplicati-funerali-animali-un-modo-tenere-vivo-lamore/ Fri, 11 May 2018 06:30:45 +0000 https://www.paternostrosnc.com/?p=1143 I padroni non vorrebbero abbandonarli mai. Nemmeno quando gli animali chiudono gli occhi per sempre e i corpi un tempo vivaci si irrigidiscono. Raccolgono la carcassa del cane o del gatto, col pelo ancora morbido, il muso umido, e scelgono il luogo più adatto a seppellirlo l’urna più preziosa per riporne le ceneri. Sono sempre […]

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I padroni non vorrebbero abbandonarli mai. Nemmeno quando gli animali chiudono gli occhi per sempre e i corpi un tempo vivaci si irrigidiscono. Raccolgono la carcassa del cane o del gatto, col pelo ancora morbido, il muso umido, e scelgono il luogo più adatto a seppellirlo l’urna più preziosa per riporne le ceneri. Sono sempre più infatti i proprietari di animali che al momento di separarsi col proprio fido scelgono perlomeno di garantirgli un degno funerale. Nel 2017 sarebbero perfino triplicati le cerimonie funebri per animali rispetto all’ anno precedente. Quasi centoquaranta mila animali domestici, infatti, sono stati seppelliti. Ma sono anche in molti padroni che non ne vogliono proprio sapere di separarsi dall’animale e per conservare un ricordo non troppo distante, scelgono di far cremare il cane o il gatto. Portano l’urna a casa, la tengono in salotto, nella stanza accanto o sul comodino. Numeri alla mano, sono stati centosettantamila gli animali cremati lo scorso anno. Non pochi, inoltre, vogliono funerali completi per il proprio animale, senza perdersi dietro ai prezzi e senza badare alle banconote che scivolano dal portafoglio. Si possono spendere dai 140 euro per la cremazione e l’urna cineraria da portare a casa con le ceneri di micio e fido, fino ai 3.000 euro per un funerale completo con apposita bara ed inumazione nel cimitero degli animali. «È indubbio che sia accresciuta la sensibilità nei confronti degli animali negli ultimi anni», spiega Gianni Amenta direttore de “Il Fido Custode”, cimitero di Milano, «ci sono persone che vengono ogni due giorni a fare visita al defunto, per portargli fiori sulla bara, per parlare con lui. Sono soprattutto gli anziani che si legano molto ai cani e ai gatti, li considerano a tutti gli effetti membri della famiglia». In proporzione nell’ultimo anno sono cresciute del 50% anche le aziende funebri che propongono diversi livelli di funerale per gli amici a quattro zampe. La pratica della cremazione e dell’inumazione è diffusa specialmente nelle regioni del centro nord Italia con in testa Emilia Romagna e Lombardia, dove i proprietari farebbero di tutto per il proprio fido anche dopo la morte. Così c’è chi per non lasciare solo sottoterra l’animale, lo seppellisce insieme ai ricordi, ai giochi, agli oggetti a cui era più affezionato in vita.«L’episodio più toccante che ci è capitato, è stata la lettera inviataci da un veterinario che aveva in cura un cane che purtroppo è morto. Ci ha chiesto di riporla nella bara insieme all’animale. Era una lettera di scuse per non essere riuscito a fare il possibile per salvarlo», racconta Amenta.

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DALLA CITTÀ DEI MORTI ALLA SPERANZA DEL PARADISO https://www.paternostrosnc.com/dalla-citta-dei-morti-alla-speranza-del-paradiso/ Thu, 19 Apr 2018 06:59:56 +0000 https://www.paternostrosnc.com/?p=1077 Dalla fine dell’Impero Romano all’inizio del Medioevo: le trasformazioni del rituale funebre e della visione della vita dopo la morte. Le trasformazioni dei rituali funebri dal Tardo Impero romano all’Alto Medioevo sono state lente, graduali ed hanno subìto l’influsso sempre più forte del Cristianesimo che con il suo nuovo credo e le sue diverse modalità […]

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Dalla fine dell’Impero Romano all’inizio del Medioevo: le trasformazioni del rituale funebre e della visione della vita dopo la morte.

Le trasformazioni dei rituali funebri dal Tardo Impero romano all’Alto Medioevo sono state lente, graduali ed hanno subìto l’influsso sempre più forte del Cristianesimo che con il suo nuovo credo e le sue diverse modalità ha scardinato l’idea della morte propria dell’antica Roma. A seguito di questa trasformazione alcuni passaggi rituali del funerale sono stati completamente dimenticati; altri, al contrario, non solo sono stati tramandati al periodo successivo, ma fanno tuttora parte integrante del culto contemporaneo. Tutto ciò che riguarda l’aspetto relativo alla purificazione del luogo di sepoltura e le offerte alle divinità dell’aldilà è stato rimosso nonostante facesse parte di un retaggio molto antico. La preparazione e vestizione del defunto, la processione funebre e le lamentazioni sono invece alcuni esempi di riferimento di ciò che è stato mantenuto e tramandato nel tempo.

Una dimostrazione può essere quella delle prefiche, ovvero personaggi femminili che nella Roma antica venivano pagati per partecipare al corteo funebre pur non avendo un legame affettivo o di parentela con il morto. Il loro compito era quello di piangere, disperarsi ed elogiare le gesta del defunto quando era in vita a fronte di un corrispettivo in denaro o in beni di sussistenza. Questa figura assai folkloristica non è del tutto scomparsa e fino a pochi decenni fa era caratteristica dei rituali funerari di alcune zone del sud Italia, con il nome di vociferatrice o reputatrice. La tradizione delle prefiche, o piangenti in uso nelle cerimonie funebri dell’antica Roma erano di derivazione Greca. La lamentazione è una modalità che si riscontra in gran parte delle culture religiose sia politeiste che monoteiste e si è evoluta arrivando, seppur con connotazioni diverse, fino a noi. Tuttavia in alcune popolazioni arcaiche il rituale vietava il pianto durante il funerale: gli abitanti dello Yucatan, ad esempio, evitavano di piangere poiché nella loro credenza le lacrime avrebbero bagnato la strada percorsa dall’anima del defunto per raggiungere il cielo rendendo il cammino più difficoltoso.
Il cambiamento più interessante relativo al passaggio dal Tardo Impero al Medioevo, resta comunque quello relativo al significato attribuito alla morte. Con il Cristianesimo infatti è mutato il modo di rapportarsi al defunto e di conseguenza anche la collocazione spaziale della sepoltura all’interno dei margini della città. I Romani avevano grande rispetto per le anime dei morti, praticavano il culto domestico e le omaggiavano con sacrifici ed offerte. Seppellivano l’urna con le ceneri o il corpo fuori dai confini della città perché nonostante l’importanza che gli attribuivano, consideravano il cadavere contaminato.Il Cristianesimo, al contrario, conferisce anche al corpo, oltre che all’anima, un carattere di sacralità. Se nella credenza romana era solo l’anima l’elemento eterno, il Cristianesimo prevede, infatti, che nel giorno del Giudizio Universale anche il corpo fisico sia riportato alla luce. Di conseguenza la pratica della cremazione viene gradualmente ma completamente sostituita con l’inumazione.
I corredi funebri che servivano ad accompagnare il defunto nel viaggio e che per il popolo Romano rivestivano una grande importanza, incominciano man mano a scomparire.
I funerali iniziano ad essere praticati all’interno della chiesa, che diventa, per un lungo periodo, anche il luogo di commemorazione dei defunti nonché luogo di sepoltura dei corpi.

Da questo momento in poi all’anima è concessa una prospettiva diversa e veramente importante: la possibilità della salvezza. L’idea propria dell’anima, intesa come entità che sopravvive alla morte fisica è esistita fin dai popoli più antichi, ed è in qualche modo correlata al rifiuto della morte da parte degli uomini. L’anima ha il compito di mantenere una continuità del rapporto con il defunto affinché il suo ricordo possa sopravvivere nella memoria. Ma a differenza della visone della tradizione politeista, il Cristianesimo costruisce un’immagine del tutto nuova sia dell’anima che del luogo in cui essa andrà a dimorare dopo la morte del corpo. Da questo momento in poi l’anima può aspirare alla salvezza eterna grazie alle azioni compiute dalla persona in vita, alle sue caratteristiche morali ed alla preghiera intesa come mezzo di espiazione. Già dal IV secolo, infatti, cambiano gli epitaffi funebri in cui vengono elogiate le qualità spirituali piuttosto che quelle relative al ruolo sociale e politico.
La città dei morti non è più una triste trasfigurazione della città dei vivi, ma diventa il luogo della liberazione eterna, della quiete e della salvezza: nasce il Paradiso come regno di Dio.
Le prime immagini del paradiso inteso come luogo primordiale della pace e della quiete sono di origine Sumera. Il mito sumerico del Dilmun, datato nel II millennio a.c. è un’anticipazione del paradiso terrestre, ma solo con l’avvento della religione cristiana questo luogo assume la connotazione fisica e spaziale che noi oggi riconosciamo.

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